Casa sicura
Secondo l’Ispesl, tra le mura di casa degli Italiani si verificano circa 4,5 milioni di infortuni all’anno. Tra questi, circa 8.000 sono quelli mortali. Le ragioni possono variare, ma alla base risulta esserci il malfunzionamento degli impianti elettrici.
Verifichiamo gli impianti elettrici domestici per la sicurezza
Prove e test dell’impianto salvavita, con eventuale rilascio di dichiarazione di rispondenza DI.RI.
Come avere un impianto elettrico a norma?
Dal punto di vista normativo, occorre fare riferimento al d.m. 37/08; ogni impianto deve essere accompagnato da una dichiarazione di conformità che attesti la realizzazione “a regola d’arte” dell’impianto, e quindi lo stesso sia stato realizzato da tecnici abilitati.
Di norma gli impianti devono essere creati utilizzando materiali e componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza e soprattutto devono dotarli di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali ad alta sensibilità o di altri sistemi di protezione equivalenti. L’impianto di messa a terra, infatti, è fondamentale per disperdere correnti elettriche nel terreno e proteggere dal pericolo di elettroconduzione, mentre l’interruttore differenziale, meglio conosciuto come salvavita, protegge la casa dal pericolo delle scosse elettriche e permette di interrompere l’erogazione di energia nel caso in cui se ne verifichi una dispersione.
In seconda battuta l’impianto necessita anche di una buona manutenzione in ogni sua parte, perché tutti gli elementi, dagli interruttori all’impianto di terra, dalla rete alle prese, richiedono una cura specifica. Senza dimenticare che per la sicurezza in casa è necessario anche seguire delle regole di comportamento e usare in maniera consona i vari elettrodomestici, per evitare così rischi di incendio (dovuti a cortocircuiti o sovracorrenti) e di esplosione.